Settembre, il tempo della cura
Settembre sul Gargano non è solo il mese che segna il passaggio dall’estate all’autunno: per chi lavora tra gli ulivi è un momento decisivo. Le giornate si accorciano, la luce diventa più morbida e l’uliveto entra in una fase silenziosa ma fondamentale.
Gli ulivi del Gargano, custodi di biodiversità
Gli ulivi rappresentano un patrimonio unico della nostra terra. A settembre osserviamo con attenzione ogni pianta: alcune olive iniziano a cambiare colore, altre restano verdi più a lungo. Questo ritmo naturale dona complessità e autenticità al nostro olio extravergine di oliva, che nasce sempre dal rispetto della biodiversità.

I lavori in uliveto a settembre
In questo periodo l’attività è intensa ma discreta. Ci dedichiamo a:
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monitorare la maturazione delle olive,
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mantenere il terreno pulito e in equilibrio,
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controllare l’irrigazione e lo stato di salute delle piante.
Sono gesti quotidiani, spesso invisibili, che fanno però la differenza nella qualità finale di un olio EVO di eccellenza.
Il gusto dell’attesa in cucina
Mentre aspettiamo la nuova campagna olearia, settembre è il mese ideale per riscoprire l’olio dell’anno passato. Dopo mesi di riposo, il suo profilo si è fatto più armonico: perfetto per una bruschetta di pane di grano duro, un’insalata di pomodori maturi o una semplice zuppa di legumi.
Un filo di olio extravergine pugliese riesce a trasformare anche i piatti più semplici in esperienze di gusto autentiche.
Verso l’olio novello
Tutta questa cura e questa pazienza hanno un unico scopo: accompagnare gli ulivi fino alla raccolta. E quando finalmente arriverà, l’olio novello ci regalerà ancora una volta il suo profumo fresco ed erbaceo e il gusto vivace che racconta la nuova annata.
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